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Game Boy - Pokemon Smeraldo - Recensione

Gotta catch’ em all? Sul serio?

Obbiettivamente, “acchiapparli tutti” è una impresa perlomeno TITANICA, visto e considerato il numero con il quale si presentano oggigiorno all’utenza. Stiamo parlando di centinaria di piccoli Pocket Monsters (significato della parola Pokémon), ognuno con le sue peculiarità, le sue caratteristiche, i suoi particolari attacchi e via discorrendo. Un lavoro immane da parte da parte di Nintendo, e un lavoro forse ancora più grande per Gamefreaks, sviluppatori di questo gioco. Riuscite a immaginare quale colossale lavoro ci sia dietro un gioco del genere? Ad ogni modo, questo Pokèmon Smeraldo, come ogni buon gioco che si rispetti, ha una trama. Questa, in particolare, vede il giocatore (maschietto o femminuccia, all’inizio è possibile scegliere il sesso del protagonista per una maggiore immedesimazione) arrivare nella cittadina di Albanova in seguito ad un trasloco. Ovviamente, di lì a poco si verranno a conoscere fatti, personaggi ed avvenimenti vari che porteranno, come era logico sospettare, all’inizio della vostra avventura come Allenatori Pokémon! E parlando di questi ultimi, sappiate che il primo della vostra lunga serie vi sarà regalato dal Professor Birch (a.k.a. Prof.Pokémon), che salverete prontamente dall’attacco di un Pokémon selvatico. Potrete scegliere tra un trittico di Pokémon da cui scegliere, a dire la verità. Orbene, dopo averne scelto uno tra i tre disponibili, sarete pronti ad affrontare la vostra epopea, tra Pokémon, Allenatori, Palestre e gruppi di fanatici (team Aqua e team Magma) pronti a tutto pur di fermarvi.


Un Rpg insospettabilmente divertente

Esatto. Pokémon Smeraldo (e prendendo la cosa più alla larga possibile, i giochi basati sui Pokémon in generale) è un Role Playing Game divertente, addittivo, in grado di regalare ore di divertimento. Ora, la questione è un’altra. Cosa di deve fare in gioco di Pokémon? Semplice, catturare Pokémon e far combattere Pokémon tra loro, spesso e volentieri mediante i pretesti più assurdi (e in questo campo il gioco dimostra una localizzazione italiana assolutamente esemplare, con frasi che spesso e volentieri mi lasceranno un sorriso sardonico sulle labbra). Come catturare un Pokémon? Una sfera Pokè al momento giusto e sarà vostro. Come far combattere i Pokémon? Dentro a particolari competizioni o tra i vari allenatori. E non pensate che ai Pokémon dispiaccia combattere: amano farlo! Alcuni poi, una volta raggiunto un dato livello di esperienza, si evolveranno in nuovi, spesso temibili, mostri, in grado di dare grande filo da torcere ai vostri avversari. Pokèmon Smeraldo usa, per i combattimenti, un simpatico ed estremamente funzionale sistema di combattimento a turni, in cui i due mostriciattoli (o le due coppie) si fronteggiano. Il giocatore, durante il suo turno, avrà la possibilità di impartire vari comandi al mostro siano esse mosse d’attacco, siano esse mosse difensive. Potrà inoltre accedere al proprio zaino, al cui interno potrà trovare letteralmente di ogni (sempre che prima abbia raccolto il tal “di ogni”, sia chiaro). Si spazia dagli strumenti canonici per ogni Gdr (pozioni curative, in primis) a speciali strumenti (mosse particolari usa/getta, ad esempio). Sarà possibile anche cambiare Pokémon, nel caso in cui quello in uso dovesse essere vicino a una prematura uscita di scena (state tranquilli, i Pokémon non possono morire in combattimento. Nd.Pierre). Sempre nel caso di una sconfitta all’orizzonte, i più codardi o meno nobili tra voi potranno anche fuggire dall’incontro (inutile negarlo. Tutti usiamo la fuga dalle battaglie, ma nessuno lo ammette.Nd.Pierre). I combattimenti, infine, va detto che sono fondamentalmente una versione molto potenziata della formula “sasso-carta-forbici”. Infatti, per ogni Pokémon debole in un dato settore, ne esiste uno estremamente potente in quell’ambito. E’ anche questo un buon motivo per catturarli tutti, no? E nel caso non sia un buon motivo, sarà una necessità, specialmente quando vi troverete davanti alcuni Pokèmon di livello estremamente elevato.


Tecnicamente parlando

Difficile valutare questo Pokémon. Difficile perché nonostante i colori sgargianti, il design del gioco, o alcuni dettagli decisamente gradevoli (il riflesso del nostro personaggio vicino a uno specchio d’acqua, ad esempio), il gioco soffre un po’ del peso degli anni. Soprattutto a livello di animazioni durante i combattimenti. I vari Pokémon infatti, non si muovono, ma vibrano, oscillano e via discorrendo a seconda delle mosse effettuate/subite. Converrete con noi che non è esattamente una realizzazione al passo coi tempi, per quanto possa essere una cosa necessaria in termini di risparmio di memoria. Ad ogni modo, se il gioco non è un capolavoro a livello grafico, va detto che a livello sonoro si difende decisamente meglio. I vari motivetti sono molto orecchiabili, allegri e spensierati, il più delle volte, e a ben vedere anche questo è uno dei motivi per cui il gioco è così gradevole. Si vaga per le terre di Hoenn con animo leggero, catturando bestioline, parlando con tanti altri allenatori e partecipando a svariate competizioni. Anche i Pokémon hanno tutti un loro verso quasi specifico, anche se bene o male si tratta solo di accordi dello stesso ruggito riarrangiati.
Longevità e Gameplay come se la cavano, invece? Bene, benissimo. La prima è garantita da una avventura appassionante e mai avara di avvenimenti buffi, divertenti o anche solo interessanti. Senza contare che, oltretutto, il fattore “Gotta catch’em all” sarà sempre ben presente! Ricordate le centinaia di Pokémon menzionate prima? Bene, provate ad acchiapparle tutte e vedrete che potrete darci solamente ragione, la longevità sarà a livelli veramente alti. Il Gameplay, d’altro canto, non se la passa diversamente. Il gioco è divertente, semplice e di facile utilizzo. Cosa chiedere di più? Beh, magari un pizzico di sfida in più non avrebbe guastato. Spesso e volentieri gli scontri con gli Allenatori di livello basso sono semplici perdite di tempo, vista la loro facilità.


Conclusioni:
Tirando le somme

Ed eccoci alla conclusione di questo viaggio nel colorato mondo di Hoenn. Che dire allora di questo Pokémon Smeraldo? Vale i soldi dell’acquisto o chi possiede già Rubino e/o Zaffiro farebbe bene ad orientarsi su qualcosa di diverso? Noi sinceramente propendiamo assolutamente per la prima ipotesi, principalmente per due fattori: il primo è che il gioco è BELLO, senza ombra di dubbio. Il secondo è che anche per i fan sfegatati della serie, questo “Director’s Cut” rimane un qualcosa di assolutamente gustoso. Forza allora, armatevi di Pokéball e datevi da fare, noi abbiamo già iniziato!

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